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PILASTRI MaNUS ac

I Pilastri MaNUS ac sono Pilastri Prefabbricati a Nodo Umido Strutturale, di categoria strutturale mista acciaio calcestruzzo, a sezione circolare

I Pilastri MaNUS ac sono Pilastri Misti acciaio calcestruzzo, a sezione circolare, ricavati da un profilo tubolare in acciaio dove la parte del nodo di piano è ampiamente sfinestrata per permettere il passaggio o l’ancoraggio dei monconi di continuità delle travi e dei solai prima del getto integrativo in cantiere.

All’interno, hanno una gabbia da cemento armato con armature filanti e spirale o staffe circolari. Ai piani sono attrezzati con mensole d’acciaio per permettere l’appoggio delle travi in autoportanza.

La camicia d’acciaio ha sia funzione di cassero per la prima fase che funzioni strutturali in seconda fase. Per cui, in corrispondenza delle sfinestrature, bisogna provvedere dei rinforzi per ripristinare la resistenza sottratta dalle stesse. Di conseguenza lo spessore deve seguire le regole tecniche ed è di solito piuttosto importante. D’altra parte, presentano una fortissima resistenza con sezione ridotta.

Caratteristica conseguente di questi pilastri è che la loro resistenza al fuoco potrebbe richiedere l’applicazione di vernici protettive. I telai che si originano dopo il getto integrativo sono monolitici, sismoresistenti, privi di controventi e con una durabilità sicuramente migliore di quella ottenuta con il getto in opera.

L’abbinamento ideale è con solai alveolari per ottenere la completa autoportanza.

L’acciaio del fusto risponde alla UNI EN 10219-1, quello delle mensole alla UNI EN 10025-2 e quello della gabbia alle NTC 2018. Il prodotto finale risponde alla UNI EN 1090-1. Quindi sia il materiale che il pilastro sono marcati CE.

I pilastri arrivano in cantiere in conci pluripiano, pronti per il montaggio con la mensola di base in appoggio su 4 o più tirafondi in fondazione o su un concio inferiore di pilastro, eliminando la necessità di tira e spingi laterali. La gabbia si sovrappone ai ferri d’attesa fuoriuscenti dalla fondazione o dal concio inferiore garantendo la continuità delle armature interne.

Vantaggi

VANTAGGI per il Cantiere

  • L’autoportanza, tramite mensola di base e tirafondi, permette velocità di esecuzione e sovrapposizione di lavorazioni.

VANTAGGI per il Progetto

  • La somma della resistenza della camicia e quella del getto e della gabbia interna garantisce una resistenza veramente eccezionale.
  • Omogeneità della categoria strutturale: si integra con maggiore coerenza in un organismo in struttura mista acciaio cls.

VANTAGGI per l’investitore

  • Tempi e costi di gestione cantiere ottimizzati dall’autoportanza.
  • Valenza estetica: la forma circolare, con geometrie molto ridotte, è particolarmente apprezzata se non inglobata nei tamponamenti.

 

VANTAGGI ulteriori con l’uso del Sistema PREM

  • Velocità massima con Travi PREM autoportanti.
  • Sicurezza maggiore e meno maestranze in cantiere.
  • Minor consumo di spazio di cantiere per l’area di stoccaggio non richiesta.
  • Riduzione drastica di imballaggi o di materiale da smaltire.
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Progettazione

Nei principali modellatori FEM è previsto l’uso delle Travi PREM con nodi umidi strutturali dei pilastri. Il modellatore FEM genera un modello per la fase di getto, dove i nodi pilastri – trave sono cerniere, e poi sovrappone i diagrammi di sollecitazione di questa fase a quelli del modello finale monolitico (cioè, iperstatico) . Da ciò derivano momenti ai nodi ridotti perché in fase di getto valgono zero e, in caso di autoportanza totale, sono scorporati dai nodi tutti i pesi propri con evidente beneficio per la gerarchia delle resistenze e per la verifica a taglio dei nodi.

Inoltre, dal modellatore si possono estrarre tutte le informazioni, sia sulle Travi PREM che sui pilastri del modello, che consegniamo ai postprocessori per ottenere direttamente il calcolo e gli esecutivi di Travi e Pilastri.

Se il progettista dispone di un modello BIM architettonico della sua struttura, siamo in grado di estrarne le informazioni necessarie a generare direttamente il corrispondente modello FEM.

Per il dimensionamento di Travi e Pilastri, il Progettista può o rivolgersi al nostro Ufficio Tecnico oppure, in piena autonomia, può servirsi del nostro software di dimensionamento on line per le travi.

Rispetto al cemento armato tradizionale, il Progettista con le Travi PREM ed i pilastri a nodo umido può disporre di: autoportanza, sezioni compatte e altezze contenute. Inoltre, con i pilastri MaNUS ac, il Progettista può contare su altissime resistenze con sezioni ridotte.

FASE 0

Trasporto, stoccaggio e posa del singolo Pilastro completo di tirafondi e ferri d’attesa in sommità

FASE 1

Nodo con trave PREM, dopo la posa del solaio, completamente o parzialmente autoportante, e getto di completamento simultaneo per Travi, Solai e Pilastri

FASE 2

Dopo l’indurimento del calcestruzzo, la struttura diventa monolitica come il c.a. tradizionale, ma i nodi non hanno mai flessione indotta dal peso proprio durante il loro ciclo di vita.

Montaggio

I Pilastri misti a nodo umido strutturale MaNUS ac arrivano in cantiere pronti per essere direttamente sollevati e posati in opera secondo i tempi ed il piano di montaggio precedentemente condivisi.

Ciascun pilastro è dotato sia di marcatura CE, con il relativo codice identificativo, che delle altre informazioni specifiche come il peso oltre che del riferimento alla DOP relativa con cui si identificano le prestazioni garantite.

Nel Manuale di montaggio sono riportate tutte le prescrizioni operative perché il manufatto arrivi integro nella posizione di progetto a meno delle tolleranze ivi dichiarate.

I Pilastri MaNUS ac possono essere movimentati sia per mezzo di gru di cantiere che per mezzo di autogrù o a cura del Committente o a cura di Sterchelegroup, secondo lo specifico contratto e sono molto più leggeri dei pilastri prefabbricati, trattandosi di profili cavi da completare in opera col calcestruzzo.

La posa di un pilastro, dal camion alla posizione definitiva, impegna un gruista, un addetto all’aggancio sul camion e un addetto all’appoggio della stessa per un tempo medio compreso fra 5 e 15 minuti più altri 10 minuti circa per la messa in bolla ed il serraggio finale.

Il getto integrativo e la relativa vibrazione non necessitano di procedure diverse da quelle usuali.

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L’utilizzo di Pilastri misti a nodo umido strutturale in un cantiere offre vantaggi significativi a tutte le figure professionali e operative coinvolte grazie all’impiego di elementi strutturali prefabbricati affidabili che riducono le incertezze operative legate ai metodi tradizionali di costruzione.

L’affidabilità dei Pilastri Manus ac presuppone un rigoroso rispetto di Specifiche Tecniche dettagliate in ogni fase del processo: dalla progettazione alla produzione, dal trasporto fino alla posa in opera e al collaudo. Nei nostri processi, dedichiamo massima attenzione a ciascuna di queste fasi e riteniamo fondamentale fornire agli operatori una sintesi delle stesse.

Faq e Approfondimenti

Come vengono progettati i tirafondi e le “scarpe” per i pilastri prefabbricati a nodo umido strutturale di StercheleGroup?

La connessione alla fondazione e quella fra i diversi conci prefabbricati dei pilastri prefabbricati a nodo umido di StercheleGroup avviene per mezzo di un sistema a "scarpe" e tirafondi ampliamente consolidato e marcato CE.

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